Grano Timilia
Il grano Timilia, il cui nome scientifico è Triticum durum, è un frumento con cariosside scura che resiste bene alla siccità. La sua pianta ha un apparato radicale molto forte, una spiga allungata, un gambo resistente e sottile che arriva oltre il metro di altezza ed un piccolo seme di colore ambrato scuro.
Non richiede grandi tecniche di coltivazione e cure particolari, per questo è adatto anche alle coltivazioni biologiche. È considerato un grano duro in via di estinzione nonostante la sua facile produttività, in quanto negli ultimi decenni poco richiesto dalla grande distribuzione, è ormai diventato un prodotto raro e pregiato.
Conosciuto in Sicilia, ma anche nel resto d’’Italia con i nomi di dialettali: tumminia, timminia, trimminia. Il grano Timilia è una varietà antica di grano duro a ciclo breve, il periodo di semina è marzo nelle zone collinari (può essere anticipato a gennaio nelle zone marittime) per questo motivo è chiamato anche grano marzuolo.
La Farina di Timilia è prodotta per mezzo di antiche macine a pietra nella zona del trapanese, seguendo le antiche tradizioni e dopo la molitura presenta un colore grigiastro.
Proprietà e uso della farina di grano duro Timilia
La farina di grano duro Timilia, è una farina integrale poco burattata. Essa contiene molti oligoelementi del germe di grano e della crusca; presenta un alto valore proteico e un basso indice di glutine.
Sono presenti vitamine del gruppo B e tra i sali minerali sono presenti sodio, potassio, ferro, calcio fosforo e zinco. Grazie al suo contenuto di grassi polinsaturi protegge l’integrità del sistema cardiovascolare e delle cellule.
Questa farina è molto indicata per la panificazione, in aggiunta con altre semole siciliane, ma deve essere consumata in tempi relativamente brevi (circa 4 mesi) per non perdere le sue qualità organolettiche.